27 giugno 2008

In un articolo precedente criticai la decisione degli Stati Uniti e dell'Unione Europea di portare la produzione di biocarburanti rispettivamente al 25% e al 10% dell'attuale consumo di diesel e benzina entro il prossimo decennio. Infatti, tale decisione leverà alla produzione alimentare vastissime superfici coltivabili e porterà ad un ulteriore innalzamento dei prezzi, provocato dalla competizione tra prodotti alimentari e carburanti.

Attualmente la produzione di biocarburanti viene ritenuta da molti una delle cause principali della fame nel mondo.

Arriva, in tal senso, una nuova soluzione dalla joint venture tra Inventure Chemical e Seambiotic, la quale propone di ricavare biodiesel dalle alghe.

Le alghe in questione sono al momento coltivate in un impianto di test realizzato in Israele, dove per la loro crescita vengono sfruttate le emissioni di una centrale elettrica alimentata a carbone.

La Inventure Chemical ritiene che tramite l'utilizzo di alghe sia possibile produrre una maggiore quantità di biocarburante ed eviterare la competizione tra i prodotti destinati all'alimentazione e quelli destinati alla produzione di carburanti.

Secondo ZEUS News, la fonte da cui ho raccolto questa notizia, seppure non ci si dovrebbe aspettare risultati a breve termine, in quanto la teconologia è ancora in fase sperimentale, delle aziende sarebbero già disposte ad investire in questo business ed avrebbero in mente un progetto su larga scala che riguarderebbe l'intera Europa.

9 commenti:

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Anonimo ha detto...

Staremo a vedere!!!! Buona domenica e un bacione Desy.

Anonimo ha detto...

Azz... Errì co sta storia del premio mi hai spiazzato proprio :-O

Va bene, provvedo subito.

Ne approfitto per ringraziarti per il pensiero.
TVB
Un salutone. :-))
M.

crystal ha detto...

Il biodiesel è meno inquinante però non trovo giusto che per farlo si utilizzi il cibo. Se si riuscisse a sviluppare questa soluzione, sarebbe un grande passo avanti. Ciao èrri. A presto!

èrri ha detto...

Ciao Desy, grazie della visita come sempre! Un abbraccio

Ciao M., beh era doveroso, la creatività non è certo un elemento che manca al tuo blog!

Ciao crystal, la pensiamo allo stesso modo. Per capire quello che sta avvenendo, basta osservare la crisi alimentare che sta investendo molti Paesi del Mondo e l'aumento che ha subito il prezzo della pasta in questi ultimi mesi. Bacione

Ciao Killo, grazie per la visita, ho letto il commento che hai lasciato nell'altro post. E' vero, purtroppo il mercato impone che debbano essere svuotate tutte le riserve di petrolio prima di introdurre soluzioni meno inquinanti. Speriamo che questa tecnologia venga introdotta rapidamente, visto che vi è già chi è disposto ad investire! E speriamo non intervengano invece assurde e spietate leggi di mercato.

Anonimo ha detto...

Ciao èrri, sono stata incasinatissima con il lavoro e non sono potuta passare.... ma eccomi quà!!!!
Un grande bacione e a presto!!!

Anonimo ha detto...

A quanto ammonta in ha la superficie UE in set aside? Per l'aumento dei prezzi dei cereali adesso, dopo 10 anni, propongono di sospenderlo. . . e io che pensavo che potessero essere questi i terreni buoni per piantagioni da biodiesel! Pensa chi invece ha convertito superfici in arboricoltura, mi sa che si è preso una bidonata colossale!

Anonimo ha detto...

Ciao carissimo èrri!! Nel mio blog c'è una cosa x te che spero possa farti piacere!! Smack Desy.

èrri ha detto...

Ciao legno&fieno, non so precisamente quale utilità abbiano i set aside e se vadano ridimensionati o meno, e, non so se tecnicamente sia sempre una scelta corretta quella di convertire i terreni all'arboricoltura.
Posso dire, invece, sulla base delle mie conoscenze, che la speculazione finanziaria che stanno attuando è una vergogna, che non ha alcun senso acquistare e vendere petrolio virtuale, che è assurdo mettere in competizione le superfici coltivabili ed i prodotti alimentari con i carburanti, che tutto ciò sta portando ad un innalzamento dei prezzi sia dei carburanti sia dei prodotti alimentari, incidendo, quindi, sia sull'inflazione sia sulle tasche dei consumatori. Oltretutto si parla di fame nel Mondo e poi si butta via così il cibo trasmormandolo in carburante.
Mi auguro che vengano riviste molte decisioni errate prese in precedenza, perché, dal mio punto di vista, a meno che non vengano trovate soluzioni alternative come quella dell'articolo, non si potrà andare avanti per molto in questo modo.
Ti ringrazio per la visita e per gli spunti di riflessione. A presto!

Ciao Desy, grazie per le visite e per il premio! Sono parecchio incasinato anch'io in questo periodo... Appena riesco ad avere un attimo libero, ne approfitto per passare dalle tue parti. Un abbraccio

Attentialweb ha detto...

Davvero molto interessante, la possibilità di produrre bio carburanti dalle alghe. Una coltivazione praticamente illimitata!