10 maggio 2008

Secondo il bilancio ufficiale fornito dalle autorità birmane, e, reso noto oggi dall’ANSA alle ore 10:21, le vittime del ciclone Nargis sarebbero salite a 23.335, mentre, i dispersi sarebbero 37.019 (ANSA). Secondo una notizia pubblicata dall’ANSA alle ore 08:24, il bilancio sarebbe, invece, di oltre 100.000 morti (ANSA).

Ieri, la giunta militare di ispirazione comunista, insediatasi alla guida del Paese con un colpo di stato nel 1962, ha fatto sapere, tramite la stampa, che "il Myanmar non è pronto al momento a ricevere squadre di soccorso o di informazione da Paesi stranieri. Ma al Momento il Myanmar sta dando priorità ad accogliere gli aiuti umanitari e a distribuirli alle zone colpite dal ciclone con le sue proprie risorse".
Così, la Birmania/Myanmar, dopo aver respinto giovedì un aereo con aiuti e personale proveniente dal Qatar, ieri ha respinto anche un'equipe medica del Bangladesh.
All'aeroporto di Yangon, invece, la giunta militare ha sequestrato due invii alimentari dell'Onu, contenenti 38 tonnellate di biscotti ad alto valore energetico, sufficienti a nutrire per alcuni giorni 95 mila persone. Il direttore regionale del Pam, Tony Banbury, irritato dall’accaduto, ai microfoni della CNN ha detto:"Noi saremo obbligati a interrompere le nostre già limitate operazioni di invii aerei fintanto che non otterremo maggiori garanzie dalle autorità". (
ANSA)

Mentre il Paese sta attraversando una gravissima crisi umanitaria, e, nonostante ciò, vengono rifiutati gli aiuti internazionali per i senza tetto e gli affamati, dal blog JOTMAN.COM arriva una notizia sconvolgente: il regime militare continua ad esportare all’estero tonnellate di riso.(!)

Quest’oggi in varie zone della Birmania (a parte quelle toccate dal ciclone Nargis), sono stati aperti i seggi per votare la nuova costituzione, come se nulla fosse accaduto.
Sembra che la giunta militare birmana non sia tanto interessata alla grave situazione che sta attraversando la propria gente, quanto alla scontata (visto che questo è un regime militare che imprigiona tutti gli oppositori) vittoria del “sì” alla nuova costituzione.
Anche ieri, la televisione di stato Mrtv ha lanciato il proclama: "Se siete patriottici e amate la vostra nazione dovete esprimere un voto affermativo".

Visto che la nuova costituzione dovrebbe essere uno dei "sette passi" della "roadmap verso la democrazia", che si dovrebbe concludere con elezioni multipartitiche nel 2010, non si può di certo dire che la Birmania sia partita con il piede giusto. E, credo che i birmani non potranno mai ricordare questa data in riferimento ad un passo importante verso democrazia, bensì, come una delle date più funeste della loro storia!

4 commenti:

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Anonimo ha detto...

Quanto riportato dimostra la ferocia di questo regime.

Queste notizie devono girare.

Erri ti chiedo appena posso il permesso di linkare questo tuo post sul blog unitario di "Blogger For Burma"

Ciao
Daniele

èrri ha detto...

Permesso accordatissimo... ho inserito anche il banner. Ciao!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Grazie, post fatto, link messo. Ed ho segnalato alcune novità di giornata....

Grazie ancora Erri
Daniele

èrri ha detto...

Grazie a te daniele, è un onore per me che tu abbia inserito il link al mio articolo.
I tuoi post sono sempre molto interessanti e di grande qualità. A presto, ciao!